Scuole dell'infanzia paritarie

 

 

 

 

 

 
 

Asili Nido

 

 

 


 

Progetto Didattico Annuale

 

 

IL MIO CORPO

 

INCANTATO

 

 Premessa

Progetto Didattico Annuale - (PDA)” della scuola d’Infanzia “via Don Marzorati” si basa sui due documenti generali del “Progetto Educativo – (PE)” e del “Piano dell’Offerta Formativa – (POF)” predisposti dall’Istituzione Comunale “Scuole paritarie del’infanzia di Saronno”.

Tali documenti rispecchiano le direttive nazionale, in particolare il decreto 83 del 10/10/2008 del Ministero dell’Istruzione, in cui al punto 3 prevede per il riconoscimento delle scuole paritarie, il possesso, oltre che dei requisiti strutturali, dei seguenti documenti:

  • Il Progetto Educativo della scuola elaborato in armonia con i principi fondamentali della costituzione.
  • Le Linee essenziali del Piano dell’Offerta formativa definito in conformità agli ordinamenti vigenti
  • La Programmazione annuale del percorso scolastico

I diversi aspetti generali legati alla proposta educativa, alle finalità generali, alla metodologia di intervento, al coinvolgimento delle famiglie nella costruzione del progetto, all’importanza dell’ambiente di apprendimento ed ai campi di esperienza sono presentati in modo dettagliato nei due documenti del PE e del POF che sono parte integrante di questo progetto.

Nel presente documento verranno identificati gli obiettivi specifici legati ai campi d’esperienza, all’età del bambino e dai diversi momenti formativi dell’anno scolastico, per evidenziare il percorso di crescita personale predisposto per ognuno di loro.

Inoltre verrà presentato lo sfondo integratore dell’anno scolastico.  Lo sfondo integratore è l'involucro, il contenitore che determina l'unità del percorso educativo, la percezione dei nessi, il senso della continuità che collega le molte attività didattiche che altrimenti resterebbero disperse e frantumate.

Potremmo identificare lo sfondo integratore con queste tre caratteristiche:

  • E' il contenitore dei percorsi didattici finalizzati alla costruzione di un contesto condiviso da tutti, capace di ampliare la risorse dell'azione educativa.
  • E' il sollecitatore di situazioni problematiche, che richiedono formulazione di ipotesi e ricerca di soluzioni.
  • E' il facilitatore dell'apprendimento attraverso la strutturazione di situazioni motivanti.

I campi di esperienza sono costruzioni culturali e portano il segno dell’intenzionalità. Hanno  il compito di aiutare i bambini a dare ordine alla molteplicità degli stimoli che il contatto con la realtà fornisce. Gli insegnanti predispongono occasioni di apprendimento orientate e strutturanti per favorire nei bambini l’organizzazione di ciò che vanno scoprendo. L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori permettono al bambino, opportunamente guidato di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti  e di avviare, processi di simbolizzazione e formalizzazione. Pur nell’approccio globale che caratterizza la scuola dell’infanzia, gli insegnanti individuano, dietro ai vari campi di esperienza, il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti.

 

Presentazione

Parlare del corpo promuove  un equilibrato sviluppo della persona in tutta la sua globalità.

Scoprire attraverso la motricità quali sono le potenzialità e i limiti del proprio corpo consente ai bambini di prendere consapevolezza della pluralità di risorse senso-percettive con le quali andare a definire il sé corporeo nel suo essere e nel suo divenire e nella relazione con gli altri e con l’ambiente.

Con l’ausilio di canti, filastrocche mimate e musiche, la metodologia induce alla “full immersion” sensoriale: gioco motorio, movimento libero, imitativo, esperienze tattili, manipolative, olfattive, visive, educano giocando all’aspetto creativo, spazio-temporale, emotivo-affettivo e relazionale.

Parallelamente l’espressione e la comunicazione dei messaggi non verbali incrociano l’area del linguaggio verbale per consolidare e sviluppare fiducia nelle proprie capacità comunicativo-espressive rispetto alla costruzione di una positiva immagine di sé.

Ogni parte del corpo viene introdotta da una canzone, pretesto giocoso e allegro che permette di esercitare contemporaneamente la percezione ritmico-sonora e i movimenti, ma anche per innescare una prima riflessione sulle potenzialità motorie.

Attraverso i “gesti imitativi” proposti per ogni canzone, di volta in volta il bambino va ad incontrare e ad agire su uno specifico elemento del proprio corpo o a sperimentare un singolo movimento in modo da  definire il campo semantico relativo alla sua corporeità. Ciò va a vantaggio anche dei bambini stranieri  che necessitano di un alfabetizzazione senso-percettiva rispetto alla lingua d’uso o di bambini in situazione di ritardo nello sviluppo linguistico o motorio.

Il percorso educativo e didattico affronterà i seguenti campi semantici :

  • LA TESTA:  l’esplorazione e la scoperta di possibili movimenti  consentono alla testa di modificare la sua postura. Esprimiamo attraverso attività  verbali e grafiche esperienze e vissuti: costruire ornamenti per la testa, giocare ai travestimenti, osservare la riproduzione di teste nell’arte, giocare con i modi di dire relativi alla testa, ricercare sulle riviste teste umane sezionarle e ricomporle.
  • LE MANI: insegniamo ai bambini in quanti modi possiamo battere le mani proponendo giochi ritmici, imparando a seguire indicazioni verbali e gestuali. Proponiamo una serie di ritmi che i bambini devono ascoltare, memorizzare e riprodurre con il battito delle mani. Per sviluppare la percezione tattile si organizzano giochi sensoriali che favoriscono il tatto escludendo la vista.  Il gioco dei mimi si presta per sviluppare la comunicazione non verbale. Anche le attività grafiche sono volte a stimolare una maggiore creatività: l’impronta della mano può essere percepita come una parte di una figura da completare.
  • LE DITA: esercitiamo la motricità fine e la scioltezza dei movimenti scoprendone e potenziandone tutte le abilità motorie. Si eseguono  una serie di attività manipolative per eseguire prodotti iconografici secondo una pluralità di tecniche: strappare strisce di carta per realizzare un collage, appallottolare pezzi di carta per riempire la campiture di un disegno, tagliare sagome con le forbici. La pittura con i colori a dita strisciati o con le impronte dei polpastrelli costituisce una tecnica pittorica attraverso la quale possiamo far esprimere ai bambini la pressione delle dita consentendo loro  di esercitare la motricità anche di quelle meno utilizzate singolarmente. Le dita si prestano anche a diventare le “gambe” di personaggi delle fiabe, le lettura delle fiabe è animata dagli stessi bambini che fanno agire il proprio personaggio.
  • I PIEDI: i bambini ri-scoprono la motricità dei piedi camminando scalzi secondo andature diverse: sulla punta, sui talloni, sul dorso esterno. Attraverso la percezione tattile di differenti materiali (gommapiuma, legumi, piume, carta ruvida, etc..)  il bambino impara ad esprimere le sensazioni provate. Sperimentano la possibilità di tracciare segni grafici impugnando un pennarello con le dita dei piedi, chiedendo loro che cosa stanno tracciando e che difficoltà incontrano. Conversiamo con i bambini sulle necessarie norme igieniche per il benessere dei piedi. Allacciare le stringhe delle scarpe è un’attività manuale sempre meno abituale, inserita all’interno di un attività insegniamo ai nostri bambini ad essere autonomi nella gestione dei propri bisogni. Costruiamo dei personaggi con i piedi, leggiamo e mimiamo storie. Mettiamo a disposizione dei bambini riviste e facciamo ritagliare loro diversi tipi di calzature e individuare la funzione d’uso (es: stivali da pioggia).
  • LE GAMBE: Le gambe non servono solo per correre e camminare, facciamo sperimentare ai bambini attraverso movimenti da fermi le potenzialità delle gambe, l’imitazione delle andature animali  consente di provare altri possibili movimenti: si dà l’opportunità di scoprire le proprie potenzialità e sperimentare  la postura, la forza e la tensione muscolare. Le gambe sono composte da varie parti: caviglia, polpaccio, ginocchio, coscia.. scopriamole. Guidiamo i bambini sui molteplici modi di dire d’uso più comuni relativi alla gambe.
  • LE BRACCIA: Come per le gambe si propongono attività di sperimentazione dei movimenti, ma soprattutto si vuole incontrare la sfera dei sentimenti: aiutiamoli ad esplicitare-definire lo stato d’animo sotteso al gesto dell’abbraccio. 
  • LA PANCIA: IL nostro corpo è costituito da parti che non vediamo, non tocchiamo, come la pancia e il cuore, facciamoli sperimentare ai bambini lavorando sull’ascolto dei ritmi naturali del proprio corpo. Si ha una maggiore conoscenza del sé corporeo e si impara a riconoscere manifestazioni involontarie di benessere/ malessere.

 

 

Programmazione dettagliata degli obiettivi didattici:

Primo bimestre (Settembre / Ottrobre 2011)           

Secondo Bimestre (Novembre / Dicembre 2011)     

Terzo Bimestre (Gennaio / Marzo 2012)                

      
 

Comitato di partecipazione

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